Arte per pensare: Caravaggio

Arte per pensare: Caravaggio

Dedicato a Sofia delle mitiche babbucce. In questi giorni di peste globale, inaspettati e improvvisi, penso a quanto, e se, l’arte ci possa confortare. E dalla mia visuale di anziana storica dell’arte, la mente corre a Caravaggio, alla sua capacità di parlare di realtà entrando nelle sue viscere, con la profondità inaudita fino alla volgarità come solo ai giovani è dato di spingersi senza offendere. Pensando alla vecchiaia e alla gioventù, a Caravaggio che ne ha trattato, mi sono spinta virtualmente nello splendore della Galleria Borghese. Cosa meglio del S. Gerolamo per soffermarmi a pensare, a riflettere? In questo percorso mi sono imbattuta in Achille Lauro…

Il vecchio santo è chino sui suoi libri, in solitudine. E’ immerso in un impegno intellettuale eccezionale, lui erudito, futuro padre della chiesa e scrittore infaticabile, artefice della traduzione in latino della Bibbia. Il mondo dei vivi rimane fuori. E’ ammessa soltanto la presenza di un teschio, monito della caducità della vita terrena.
Confesso di non conoscere, bene, Achille Lauro. Un nome, lo scandalo dei costumi, i tatuaggi… Oggi, cercando le immagini di Caravaggio, trovo che lui, giovane, è arrivato come me, nelle stesse ore, allo stesso S. Gerolamo. C’è arrivato sprezzante, trasgressivo, provocatorio, come agli artisti è concesso, ma ci è arrivato. E gliene sono grata…
1 Comment
  • Massimo Seriacopi
    Posted at 15:41h, 02 Aprile Rispondi

    Coraggiosa in questo audace accostamento! Però credo che Achille Lauro dovrebbe capire che non basta spogliarsi per far san Francesco e che non basta travestirsi per fare Renato Zero… entrambi i due personaggi famosi non si limitano alla sfida distruttiva, costruiscono, uno con la spiritualità e il modello di vita a servizio dei poveri, l’altro con l’arte, fine interprete canoro e autore di bei testi ben musicati… Achille Lauro, con testi poco significativi e modeste qualità canore finora non ha costruito nulla… non mi sembra uno stupido, tutt’altro, ma ancora si deve fare, come si suol dire… Caravaggio invece, nella sua sregolatezza, sa cosa significa distruggere tradizioni per slanciarsi con creatività e talento verso un’epoca nuova, una nuova concezione di luce e colore…

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