VIAGGI. Dedicato a Matilde. L’Olanda nota è quella di Van Gogh, dei canali, di Amsterdam e dei mulini a vento. L’Olanda a me più cara è quella della Fondazione Kroller-Muller vicino a Otterlo, dove non manca Van Gogh in compagnia di una collezione d’arte moderna degna di un manuale di scuola, per non parlare dell’architettura che vanta la presenza di autori fondamentali per il ‘900.
Tutto nasce grazie a Helene Muller che, moglie del ricco industriale Anton Kroller, va presa a modello almeno per due motivi: fu collezionista d’arte straordinaria e, nel 1935, destinò il suo ingente patrimonio ai Paesi Bassi. Piccolo dettaglio: fu tra i primi a riconoscere la grandezza di Van Gogh.
Per intraprendere la gita, è bene munirsi di biciclette, fornite in abbondanza all’ingresso del parco.
Autore dell’edificio è Henry van de Velde, l’architetto belga che occupa un posto di rilievo nella storia dell’architettura europea segnando con le sue opere il passaggio dall’Art Nouveau al movimento moderno. Per inciso, è da segnalare la sua presenza a Weimar dove dal 1906 al 1914 diresse la locale scuola d’arte, premessa diretta al successivo Bauhaus.
” Nel giardino delle sculture, uno dei più vasti in Europa, opere d’arte e natura insieme offrono un’esperienza impagabile. Oltre 160 sculture, opere di artisti emblematici quali Aristide Maillol e Jean Dubuffet, Marta Pan e Pierre Huyghe, costellano i sentieri del giardino…” (dal sito ufficiale)
A me questa foto ricorda la surrealtà magrittiana…
All’estremità opposta rispetto al museo, al limite del parco De Hoge Veluwe, si incontra il Casino di caccia S. Uberto. Autore Hendrik Berlage, architetto olandese che lo realizzò tra il 1913 e il 1915. Qui le atmosfere neogotiche sono tangibili: non a caso la guida cartacea mette in confronto questo edificio con l’architettura fiorentina medievale. Dello stesso autore, la Borsa di Amsterdam.
Un consiglio: alla luce del neoplasticismo di Mondrian ben rappresentato alle pareti della Fondazione, conviene continuare il viaggio nella vicina Utrecht per incontrare la Rietveld House: ancora una tappa fondamentale nello sviluppo dell’architettura del ‘900.
Grazie Lisa di questa presentazione, Appena possibile tornerò in Olanda, invitata dai miei consuoceri, e visiterò questi luoghi. Un abbraccio, per ora virtuale, viste le restrizioni anche a Chiara e Matteo. Un caro saluto a Carlo che ringrazio per avermi messo a parte di questo tuo blog.
Luciana Manni
Posted at 10:15h, 07 AprileGrazie Lisa di questa presentazione, Appena possibile tornerò in Olanda, invitata dai miei consuoceri, e visiterò questi luoghi. Un abbraccio, per ora virtuale, viste le restrizioni anche a Chiara e Matteo. Un caro saluto a Carlo che ringrazio per avermi messo a parte di questo tuo blog.